Paolo Icaro. Un prato d’artista in quattro tempi all’Università degli Studi di Milano
Mercoledì 14 marzo avrà termine il lavoro che l'artista ha iniziato due stagioni fa sul campo del Filarete, all’interno del cortile della Ca’ Granda, con la partecipazione degli studenti dell’Ateneo MILANO - Per la terza edizione de “La Statale Arte”, l'Università di Milano, in collaborazione con la galleria Lorenzelli Arte, ospita fino al 19 marzo la mostra "Un prato in quattro tempi”. Si tratta di un progetto pensato dall’artista per il campo del Cortile della Ca' Granda, che prevede il coinvolgimento attivo degli studenti dell'ateneo. Pietro Paolo Chissotti, in arte Icaro, ha pensato appunto un lavoro in quattro tempi. I tre tempi del’intervento realizzati a settembre – dissodamento, rastrellatura, semina – si sono rivelati gesti di insieme, atti orchestrati da Icaro e interpretati dagli studenti dell’Ateneo: i tagli dell’inverno sono stati atti botanici, volti a permettere alla natura di compiere il ciclo autonomo di crescita. Il quarto tempo, quello del 14 marzo, sarà l’ultima visione dell’artista sul campo, la sua impronta su una terra utilizzata come materia, un intervento plastico su uno spazio preesistente. Un ciclo dunque di progressiva purificazione del suolo che culminerà con un segno di Icaro, ovvero una geometria, una spirale quadra, già proposta dall'artista in Etcoetera (Square Spirals) del 1978, una forma continua, di tradizione classica e mediterranea, che diventa misura di uno spazio concreto. I quattro tempi del titolo dell’intero lavoro riportano alle quattro fasi del processo creativo dell’artista, già da lui enunciate nel 1968 e ancora titolo della recente monografia curata da Lara Conte: il “faredisfarerifarevedere”. Un prato in quattro tempi è dunque una visione, uno spazio mentale e fisico che è stato in un primo momento osservato per l’analisi, quindi agito coralmente, infine congedato, dopo che il suolo ha conosciuto il gesto umano e il giudizio critico si è compiuto. Le fasi del work in progress sono state documentate da una serie di fotografie di Raimondo Santucci (oggetto, poi, del catalogo Skira) e da riprese video ad opera del CTU – Centro per la Tecnologia e la didattica multimediale - della Statale, visibili al termine della performance. Alle ore 15.00, nella Sala di rappresentanza del rettorato di via Festa del Perdono 7, Paolo Icaro converserà con Maria Daniela Candia, docente di Biologia animale e Prorettore Vicario: e l’arte e la scienza troveranno un terreno di germinazione futura. Inaugurazione 14 marzo 2018, ore 18.30, loggiato del rettorato. Performance, dalle ore 17.00 Cortile della Ca’ Granda, Università degli Studi di Milano, via Festa del Perdono 7 ...